l'azienda Elcograf, la ex Mondadori Printing passata nel 2008 nelle mani del gruppo Pozzoni di Verona, avrebbe un margine operativo lordo in perdita, le commesse sarebbero ridotte con periodici e libri assegnati ad altri stampatori;
i sindacati hanno indetto un giorno di sciopero per il 10 maggio 2019 per esprimere una preoccupazione che riguarda 440 lavoratori e le loro famiglie e per sensibilizzare le istituzioni sulla situazione di incertezza in cui si trovano;
a quanto si apprende, l'azienda ha comunicato che l'andamento del margine operativo lordo dei primi due mesi del 2019 è in perdita per oltre 3,5 milioni euro e che, se questo trend dovesse continuare, non ci sarà altra scelta che ridurre il perimetro aziendale, con la chiusura di uno o più stabilimenti produttivi, tra i quali in primis Verona Rotative e Melzo, nel milanese;
il quadro fatto dall'azienda ha spinto le sigle sindacali a proclamare lo sciopero che si è svolto contemporaneamente a Verona, a Cles, in Trentino, e a Melzo, dove si trovano gli tre stabilimenti della Elcograf. Da fine dicembre c'è stata una costante riduzione di volumi e attività;
alla base, secondo le informazioni acquisite, ci sarebbero fattori oggettivi, riconducibili alla crisi dell'editoria, ma anche motivi soggettivi riconducibili alla politica industriale del gruppo Pozzoni, per cui negli ultimi anni è stata fatta una serie di acquisizioni, culminate nel 2018 con due aziende bergamasche, la Eurogravure e la Niiag, che hanno procurato un certo allarme tra gli editori e Mondadori, principale committente di Elcograf, che ha ridotto le commesse, assegnando periodici e libri ad altri stampatori, al fine di non favorire la costituzione di un monopolio, di fatto, nello specifico settore;
tale situazione ha prodotto anche un contenzioso, poiché l'accordo firmato al momento della cessione tra la Mondadori e il gruppo Pozzoni prevedeva un volume di lavoro garantito fino al 2021;
le commesse da parte di Mondadori valgono oggi circa il 57 per cento dei ricavi del gruppo e, nel caso degli stabilimenti della Elcograf, si va da un 50 per cento a picchi dell'80 per cento;
questo calo di ordini ha avuto conseguenze tra i lavoratori, già in cassa integrazione,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di questa crisi aziendale e quali iniziative intenda porre in essere per affrontarla;
se le preoccupazioni emerse nel confronto, ovvero la possibilità di determinare un monopolio da parte del gruppo Pozzoni nel comparto delle stamperie, corrisponda a verità;
se non intenda prolungare gli ammortizzatori sociali dei lavoratori coinvolti per il tempo necessario a capire se sia possibile una riconversione dell'azienda per salvare quanti più posti di lavoro possibile;
se non ritenga di aprire un tavolo specifico per considerare strumenti speciali, come già attuati in passato nel medesimo settore produttivo.